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Intervista a Carla Fracci e Beppe Menegatti al premio Leoncino 1980

di Redazione

Carla Fracci (Milano, 20 agosto 1936 – Milano, 27 maggio 2021), è considerata una delle più grandi ballerine del ventesimo secolo. Nel 1981 il New York Times la definì prima ballerina assoluta

La sua fama ebbe maggior risalto nel 1958, quando John Cranko creò per lei il balletto “Romeo e Giulietta” su musiche di Prokofiev, con la compagnia del Teatro alla Scala, andato in scena al Teatro Verde sull’Isola di San Giorgio Maggiore a Venezia.

Ha danzato con alcune delle piùi mportanti compagnie di balletto straniere. Dal 1967 diventa una prima ballerina ospite dell’American Ballet Theatre.

La sua notorietà si lega alle interpretazioni di ruoli romantici e drammatici, quali Giselle, il suo “cavallo di battaglia”,[2] La Sylphide, Romeo e Giulietta, Coppélia, Francesca da Rimini, Medea.

Ha danzato con i maggiori primi ballerini, tra i quali Erik Bruhn, Rudol’f Nureev, John Gilpin.

Beppe Menegatti ha curato la regia di opere, balletti e pièce teatrali di importanti autori, fra cui, nel 1964, la prima italiana dello spettacolo Commedia di Samuel Beckett e quella di Maria di Isaac Babel’.

Cura le regie di molti degli spettacoli della moglie Carla Fracci, sposata nel 1964 e dalla quale ha avuto un figlio, Francesco nato nel 1969; i due rimangono insieme fino al 2021, anno di morte della moglie.

Furono intervistati entrambi da Luigi Bardelli a Pistoia in occasione del premio Il Leoncino alla presenza di Loris Gai maestro di danza della ballerina.

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