L’architetto Giovanni Michelucci, grande protagonista della storia e del dibattito dell’architettura italiana del ventesimo secolo, ha segnato le prime esperienze del moderno con la stazione ferroviaria di Firenze (1932), passando per il grande momento di ripensamento disciplinare con i progetti per la ricostruzione di Firenze del secondo dopoguerra, rinnovandosi ancora con il ciclo delle architetture religiose degli anni sessanta e settanta culminato con la Chiesa dell’Autostrada, sino alla straordinaria vitalità degli ultimi progetti, quali il Giardino degli Incontri al carcere di Sollicciano a Firenze e il complesso teatrale per la città di Olbia.
Nel 1981 ricevette dalle mani del Vescovo Longo Dorni l’ onorificenza con Commendatore dell Ordine di San Gregorio Magno.
Intervista di Luigi Bardelli