Lucio Lombardo Radice (Catania, 10 luglio 1916 – Bruxelles, 21 novembre 1982) è stato un matematico, pedagogista, politico e dirigente comunista italiano.
La militanza nel PCI, di cui fu dirigente, proseguì per tutto il dopoguerra. Il clima di dialogo fra credenti e non credenti suscitato dal Concilio Vaticano II fu interpretato culturalmente, tra gli altri, da lui e dallo scrittore cattolico Mario Gozzini: “sotto il profilo politico i risultati di tale dialogo trovarono una cauta trasposizione nelle statuizioni di Longo all’XI congresso nazionale del PCI sul riconoscimento della libertà religiosa”
Fu consigliere comunale al Comune di Roma dal 1976 al 1981; fu membro del Tribunale Russell per i diritti dell’uomo e, come tale, fu critico della politica delle cosiddette “democrazie popolari” nei confronti della dissidenza e delle libertà individuali, sebbene mai liquidazionista delle stesse esperienze dell’Est Europa.
Fu fondatore del comitato di coordinamento dei movimenti per la pace.
Morì a Bruxelles, colto da infarto, mentre partecipava ai lavori di preparazione della II Conferenza per il disarmo.
Qui lo vediamo intervistato da Luigi Bardelli durante una sua visita a Pistoia